lunedì 25 aprile 2011

Habemus Papam Nanni Moretti

Habemus Papam Moretti

Servizio giornalistico a cura di Elvia Gregorace

Proprio nel periodo delle festività pasquali, è presente, nelle sale cinematografiche, il discusso e fortunato film di Nanni Moretti: Habemus Papam. E’ pieno di spunti e riflessioni. Durante un conclave, ovviamente conclusosi con l’elezione del neo-Papa, il prescelto fugge dal Vaticano e dai suoi doveri per rivisitare un po’ i propri trascorsi e capire se è davvero il caso di ricoprire un incarico così prestigioso o meno. E’ davvero scelto da Dio il designato o sono i cardinali ad eleggerlo? Esiste sul serio un intervento divino o si tratta di una credenza proveniente dall’oriente? Il Vaticano non sarà contento del dubbio insinuato tra gli spettatori dal regista, ma ciò che colpisce maggiormente è la rappresentazione, a volte grottesca, che dà sulla vita che si svolge tra le mura pontificie. L’idea del progetto è interessante, ma l’attore trentino recita sempre allo stesso modo e trasmette le idee spesso in modo banale, poche volte ironico. Michel Piccolo interpreta meglio le scene di riflessioni che non gli scatti isterici, Margherita Buy una psicanalista dalle diagnosi ripetitive, bravi i cardinali dagli atteggiamenti di vecchietti in ospizio e dalla poca sostanza morale e religiosa.

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