lunedì 18 aprile 2011

All'Ondaurto Teatro rivisitazione dell'Orlando Furioso

Servizio giornalistico a cura di Antonio Nesci

Una rivisitazione su grande scala spazio temporale dell’Orlando furioso di Ludovico Artiosto. Prodotto dalla Compagnia Ondadurto Teatro, lo spettacolo è un’operazione di intersecazione temporale tra passato e presente bellico a partire dalla follia dell’essere umano. Proprio come Orlando, sfortunato innamorato d’Angelica, divenne matto, mettendo a rischio – con la propria assenza - la salvaguardia del territorio francese da parte delle armate cristiane, l’uomo contemporaneo dei primi del Novecento, con la conquista dei macchinari (e di conseguenze con i primi conflitti mondiali), mette a repentaglio il proprio rapporto con la realtà, perdendo l’uso naturale della ragione per affidarsi agli automatismi. Il tempo in cui si svolgono le gesta dei cantari è qui un concentrato di tutti i tempi e di tutte le guerre, reso scenograficamente da un apparato multimediale e coreograficamente elaborato che dà alla storia un ritmo vivace e comico allo stesso tempo, e che, soprattutto, richiama continuamente ad un confronto con il mondo presente, ricco di incongruenze, meccanicità, vuotezza di comunicazione, soprusi, lotte continue. L’utilizzo del video, che proporrà fotogrammi e filmati in ambientazioni del tutto surreali, è supportato dal coinvolgimento di due interpreti d’eccezione: gli attori Carlo Quartucci e Carla Tatò, la cui immagine e la cui voce, a partire dai Cantari originali dell’Ariosto, guideranno ad una profonda riflessione e ad un suggestivo impatto emotivo, dialogando interattivamente con la scena dal vivo. In un “viaggio a ritroso” all’epoca in cui l’accelerazione prende piede, l’impianto scenografico descrive con mastodontici macchinari mobili manovrati in scena dagli stessi attori una coreografia di teatro-danza costituita da numerosi corpi in movimento, tra la pura acrobazia ed il teatro gestuale, con una particolare attenzione alla velocità e alla decomposizione del gesto. Momenti drammatici, inseguimenti, smarrimenti, combattimenti, in un tracciato a zig zag il cui centro sarà sempre l’uomo con il suo eterno errare, alla ricerca di qualcosa che appaghi la sua stessa esistenza. In questo ambito gli attori vivono il doppio ruolo di interpreti delle scene-video e dell’opera teatrale live, circondati dalla fotografia – proiettata o riflessa - come elemento portante della comunicazione. La colonna sonora originale composta da Stefano Saletti ed interpretata da Piccola Banda Ikona, una formazione di musicisti provenienti da differenti esperienze acustiche, tra le quali Novalia, Agricantus, Klezroym, Nuklearte, Acustimantico, Trancendental. Orlando Furioso, uno spettacolo che ricontestualizza la tradizione coniugando le varie arti per arrivare ad un prodotto innovativo e ricco sotto ogni sua forma espressiva. Lo spettacolo sarà in scena il 19 ed il 20 aprile alle ore 21:00 presso il Teatro di Roma – Tor Bella Monaca in via Bruno Cirino ad opera di Ondadurto Teatro, che sin dal suo esordio la visione teatrale si espleta nell'unione tra i diversi campi dell'arte: la danza, il teatro-danza, il teatro gestuale, l'acrobatica diventano momenti essenziali della creazione artistica in cui convergono le influenze date dall'utilizzo di scenografie in movimento, di partiture testuali create su musica, in lavori in cui il coro, e non più la sola capacità del singolo performer, divengono gli elementi guida. Le scenografie giocano sull'accostamento di materiali eterogenei, dai broccati barocchi ad inserti d'elementi moderni; creano distinti livelli spaziali per l'azione scenica e caratterizzano una trasformazione costante dello spazio, giocando con un taglio cinematografico fatto di piani sequenza ed effetti zoom. Le strutture, essenziali nelle linee costitutive, sono modificate in scena su partiture coreografiche dove l'attore è al tempo stesso corpo danzante e macchinista. La scenografia si propone quindi non come elemento decorativo, bensì come mezzo dell'azione spettacolare, portata in scena, creata sul momento e in un istante si muove, senza che sia gestita da una macchina fredda e distaccata, ma dall'azione viva dell'uomo sotto gli occhi dello spettatore. La compagnia propone i propri spettacoli oltre che in teatro, in luoghi deputati alternativi, portando le produzioni teatrali al di fuori degli "edifici di pietra". Il gruppo è uno degli esponenti italiani nel territorio dei Festival Internazionali di Teatro che si tengono all'aperto, in chiostri, in piazze storiche, lungo fiumi, in residenze teatrali...Maggiori informazioni su www.ondadurtoteatro.it

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